LeTreScimmiette.info - Angri vista dagli angresi - News

A+ A A-

In occasione del Decimo Anniversario della Beatificazione di Suor Maria Maddalena Starace, il giorno 5 Settembre, presso la Casa Madre di Scanzano in Castellammare di Stabia, si è tenuto l’incontro “La figura del docente nella Scuola Cattolica” moderato dal prof. Antonio Trillicoso. I docenti, provenienti da più regioni italiane, dei diversi Istituti delle Suore Compassioniste, hanno sperimentato una feconda occasione di incontro sul tema dell’educazione cattolica secondo i principi ispiratori del Vangelo che furono i riferimenti costanti e fecondi di una figura d’eccezione nel panorama cattolico attuale: Suor Maria Maddalena Starace, la fondatrice delle Suore Compassioniste Serve di Maria, “un’esistenza illuminata ed illuminante, interamente dedicata all’esercizio della carità concreta nella dimensione spirituale della costante preghiera a quel Dio che l’aveva chiamata, fin dalla tenera età, alla missione che sarebbe diventata la ragione di vita di molte donne, il porto e l’approdo di molte esistenze dimenticate dal mondo.”

La sua opera costante di vicinanza al prossimo bisognoso ha fatto miracoli, nella semplicità del suo essere per l’altro. Nata a Castellammare di Stabia il 5 settembre 1845, all’età di 14 anni entrò in convento ma, per motivi di salute, fu dimessa; non si arrese poiché iniziò il suo cammino di preghiera e di assistenza continua ai poveri e bisognosi del suo quartiere, attirando numerosi fedeli per la spiritualità che si irradiava dalla sua persona. Insieme ad altre giovani consacrate a Dio, divenne il sostegno spirituale e concreto di molti; in seguito vestì l’abito di Terziaria dell’Ordine dei Servi di Maria, occupandosi della catechesi e, nella casa donatale dal padre, accolse le “fanciulle pericolanti” e nel contempo, con l’aiuto di persone pie, si dedicò all’assistenza degli orfani; attraversò tempi particolarmente duri, caratterizzati dalla guerra e dall’epidemia di colera. Il numero delle fanciulle cresceva man mano e nel 1871 assunse il nome di Maria Maddalena della Passione, divenne dunque Superiora dando vita alle Suore Compassioniste Serve di Maria. Madre Maddalena, pur affrontando prove durissime come malattie inspiegabili, possessioni demoniache, stimmate ed estasi e sottoponendosi anche volontariamente a prolungati digiuni deleteri per la propria salute già cagionevole, dedicò il tempo della sua vita terrena all’apostolato e all’assistenza al prossimo dirigendo sempre il suo Istituto “inginocchiata davanti all’altare, parlando prima al Signore della vita delle singole fondazioni e dei problemi individuali delle sue figlie e concretizzando poi la sua instancabile opera attraverso la fondazione di Istituti in Puglia ed in Campania e ancora oggi la sua anima di eccezionale ricchezza umana opera nelle varie Istituzioni sociali, educative e nelle missioni oltreoceano; riassumiamo il suo carisma in alcuni punti fondamentali: Amare Dio nel prossimo, partecipare all’opera di Cristo nel mondo con la preghiera e con l’azione, partecipare alle croci degli uomini che sono i riflessi della croce di Cristo, nell’amore di Maria addolorata e consolatrice”.

Per le azioni compiute in vita è stata beatificata il 15 Aprile 2007 e le sue spoglie riposano nel Santuario del Sacro Cuore a Scanzano; nel convento attiguo è presente un museo con gli effetti personali della Beata; la sua stanza nei pressi della cappella dove si riuniva in preghiera. “Ed è Lei che ci insegna ad alzare lo sguardo verso l’alto, nel nome di Cristo che sacrificò la sua vita per i poveri, gli infermi nel corpo e nell’anima, educando le sue figlie al valore della Carità, portando quel messaggio cristiano nei meandri della sofferenza e del bisogno, nella fratellanza che avvicina e che solleva; quel messaggio cristiano che si eternizza incarnandosi come una scheggia della Croce nell’Umanità martoriata del tempo storico che stiamo attraversando, quello che i filosofi definiscono “il tempo della povertà…” tempo caratterizzato da smarrimento del senso etico, frammentazione di valori, individualismo, impoverimento per eccesso di beni materiali; proprio da qui parte la riflessione sul tema dell’educare cristianamente in una dimensione temporale complessa e secolarizzata in cui Cristo si impone incessantemente come presenza nella notte del mondo, come Madre Maria Maddalena visse nella eterna presenza del Cristo; Cristo che istituisce una “promessa” come celebrazione della gratitudine, affinché dia forza a credere, educando a comprendere. E, da queste premesse si articola il cuore del Convegno, appunto come il Maestro che incontra, accoglie e guida; proprio come la Nostra Fondatrice ha incontrato, accolto e guidato così l’Educatore cattolico è chiamato a concretizzare il senso della propria missione, amando, accogliendo nell’incontro, i propri “discepoli” nella consapevolezza del proprio e dell’altrui valore, che diventa valore assoluto “unico”, trasmettendo entusiasmo ed amore per il sapere; Egli deve dolcemente imporsi come guida e compagno di viaggio in continua scoperta del senso della vita, nelle piccole e grandi cose del quotidiano.

Il “docente cattolico” assume un valore aggiunto in quanto è “chiamato alla cura” di ogni singolo allievo e a conoscere ognuno come “singolarità” chiamandoli “per nome”, trasmettere il calore dell’accoglienza, anche laddove sussistano situazioni di disagio ed inadeguatezza; privilegiare il dialogo e l’ascolto alle opinioni personali e alle situazioni controverse, favorendo la partecipazione, apprezzando il libero contributo formativo di ogni persona; Interessante la proposta di favorire lo scambio di esperienze attraverso testimonianze di vita vissuta, invitando sacerdoti o personalità della Chiesa che possano offrire “lezioni” significative, attraverso esempi concreti, narrazioni. Dunque costante è stato l’invito alla riflessione attingendo dalle Scritture, utilizzando metafore, parabole. Insegnare anche attraverso la musica, quale strumento privilegiato per sentire la presenza del Maestro; la musica lascia esprimere sentimenti e sensazioni inesprimibili a parole, difatti negli inni religiosi troviamo numerosi principi del Vangelo.

Dunque accrescere la conoscenza del Vangelo e viverlo ogni giorno nella concretezza della vita reale, predisponendo la classe all’accoglienza dello Spirito che è spirito di Sapienza poiché quando lo Spirito è presente tutti siamo rafforzati dall’Amore affinché “l’Educatore cattolico possa avere quella marcia in più per affrontare le sfide di tutti i giorni, orientandosi nella realtà complessa di strade antiche e nuove, osando sempre con lo sguardo rivolto a Dio, faro che illumina e guida, soprattutto nell’ora buia, trasformando in armonia e sinfonia la vita stessa, degna di essere sempre vissuta e amata.” L’evento è stato allietato da un momento di festa condivisa insieme a tutte le docenti e le consorelle, con la visita guidata ai luoghi in cui la Beata ha vissuto e con la Celebrazione Eucaristica nel Santuario del Sacro Cuore. Per questa feconda occasione di incontro e di crescita si ringrazia la Madre Generale Suor Eleonora Simonelli, le Suore della Comunità Serve di Maria di Castellammare di Stabia e tutti i partecipanti, con l’augurio di un Sereno Anno Scolastico agli alunni, alle famiglie, ai docenti e a tutti gli operatori scolastici.

La Dirigente Scolastica Suor Maria Distratis

Pubblicato in Curiosita'

(Riceviamo e Pubblichiamo) Si conclude con entusiasmo e con sentita partecipazione il Saggio della Sezione Infanzia dell’Istituto delle Suore Compassioniste Serve di Maria di Angri. “Tutti i bambini del Mondo fanno il Girotondo” è il titolo della performance dei piccoli artisti che si sono esibiti, destreggiandosi tra balli, canti, poesie e musiche di varie parti del mondo, con l’unico linguaggio comprensibile e comune a tutti i bambini: il sorriso. Il sorriso come espressione dell’amore che rappresenta il linguaggio universale di tutti i fanciulli poiché si sentono incondizionatamente amici, fratelli di un unico e meraviglioso mondo.  

L’obiettivo del percorso realizzato dai nostri piccoli allievi è stato quello di educare alla multiculturalità attraverso la conoscenza di alcuni aspetti di culture extraeuropee, favorendo la valorizzazione della diversità nella dimensione internazionale per offrire l’opportunità di conoscere meglio se stessi, attraverso il confronto con chi è diverso; il diverso come occasione di reciproco arricchimento poiché imparare a vivere insieme non è spontaneo ma va educato ed, insieme alla famiglia, la scuola rappresenta l’ambiente in cui si acquisiscono quei valori fondamentali che caratterizzeranno tutta la vita di ogni bambino; infatti a scuola avviene il primo passaggio, oltre i confini della famiglia; la scuola si occupa dell’inserimento sociale per l’accoglienza e la convivenza civile su basi linguistiche, etniche, religiose, culturali, un compito arduo finalizzato a prevenire l’intolleranza, il pregiudizio, la discriminazione per promuovere lo sviluppo del senso di appartenenza, consapevoli come siamo che la pace, il rispetto, l’accoglienza delle “diversità” non sono soltanto una meta, ma un processo mai definitivamente compiuto.

Durante il percorso formativo l’impegno delle educatrici è stato costantemente rivolto alla dimensione ludica ed emotiva che ha visto particolarmente coinvolti tutti i bambini;  le promotrici del progetto, provenienti da diversi paesi del mondo, hanno rappresentato quel valore aggiunto di esperienze dirette, di valori trasmessi con familiarità e spontaneità, creando quelle condizioni adeguate e necessarie per esprimere se stessi, per aprirsi al nuovo, consolidando il concetto di amicizia, di vicinanza nel tendersi la mano  in un immenso girotondo; dunque la metafora dell’inclusione e della fratellanza universale come se fosse davvero possibile realizzare il cerchio variopinto della vita insieme a tutti i bambini della Terra.

E nella propria immaginazione, per un istante ciò è stato possibile, ci è parso quasi di toccare quelle mani tese per abbracciare tutta la terra poiché soltanto attraverso la semplicità e la fantasia dei bambini possiamo accedere alla dimensione ideale, nell’essenza della vita stessa.

Oltre ai dialoghi e ai canti, i piccoli allievi hanno divertito il pubblico anche con la danza, esibendosi in varie danze del mondo, poiché la danza rappresenta quella modalità espressiva ricca di significati che genera coinvolgimento, aggregazione; quel dialogo che nasce dal corpo ed attraverso il corpo il bambino condivide esperienze emozionali ed empatiche, poiché anche Sant’Agostino afferma “Lodo la danza perché libera l’uomo dalla pesantezza delle cose e lega l’individuo alla comunità. Lodo la danza che richiede tutto, che favorisce salute e chiarezza di spirito, che eleva l’anima” Dunque il Nostro ringraziamento a tutti i bambini e alle loro famiglie, i veri protagonisti della nostra Missione; a Suor Brigida e Suor Teresita per l’ideazione e la realizzazione del progetto educativo, a Suor Janet, suor M. Grazia e suor Gaudenzia per il prezioso contributo collaborativo nell’insegnare pazientemente le varie danze internazionali e per la realizzazione delle scenografie e dei costumi;  ai maestri Andrea e Rosario per la professionalità e la competenza espressa nelle esibizioni ginniche, coreutiche e canore;  alle collaboratrici Luisa, Teresa e Rosa per la costante presenza, la sorveglianza e l’attenzione materna per tutti i nostri alunni! Grazie a tutto il pubblico presente che ha apprezzato, incoraggiato ed onorato gli allievi della Comunità. Ad Maiora!

La Direttrice Suor Nives Capobianco

Pubblicato in Curiosita'

(Riceviamo e Pubblichiamo) Si è brillantemente concluso con L’Examination Day - Trinity College London il Corso di potenziamento della lingua Inglese “Trinity”, tenutosi presso l’Istituto delle Suore Compassioniste Serve di Maria di Angri. Gli eccellenti risultati conseguiti dagli allievi rappresentano il motore di forza di un sempre maggiore impegno ed un’attenzione costante verso l’insegnamento e l’apprendimento della lingua Inglese; il corso Trinity è accessibile anche a studenti esterni e si svolge presso il suddetto Istituto durante l’anno scolastico, esso rappresenta un valore aggiunto all’offerta formativa, come opportunità per tutti coloro che sono interessati a potenziare la propria competenza linguistica per la formazione del cittadino europeo. Come afferma la referente del corso, teacher Jennifer Pescino “lo scopo del Corso Trinity è quello di favorire nell’alunno l’adattamento necessario al contesto sociale sempre più complesso ed articolato, generando motivazione ed interesse ad approfondire la conoscenza dell’Inglese; un’iniziativa ben accolta dalle famiglie che ne hanno colto il valore pedagogico e culturale, visto anche in prospettiva del crescente processo di integrazione e del rapido sviluppo della comunicazione di massa”.

Se si pensa che l’Italia non eccelle nello studio delle lingue e che oltre la metà della popolazione non parla una seconda lingua ed in questa impresa del multilinguismo, che rappresenta il nostro passaporto per il mondo, si parte davvero dal basso e se poi aggiungiamo anche che uno degli obiettivi più ambiziosi che l’Unione europea intende perseguire per ogni cittadino è l’apprendimento di almeno due lingue straniere, oltre a quella materna, iniziando preferibilmente in età precoce, possiamo dire di aver ben chiaro il nostro obiettivo. Infatti, continua Jennifer “è ormai riconosciuto che mettere i bambini in contatto con altre lingue sin dall’infanzia può influenzare, oltre che l’apprendimento futuro, anche l’atteggiamento nei confronti di altre culture, con evidenti benefici sul piano linguistico, cognitivo, affettivo e sociale ed, in tale prospettiva, il Corso è stato una vera e propria full immersion affettiva e socializzante; sulla scia del pensiero di Emerson:“Nothing great was ever achieved without enthusiasm” possiamo aggiungere che l’entusiasmo, l’interesse per l’Inglese proposto anche in forma ludica, giocosa e la forte componente emotiva hanno costantemente caratterizzato i vari momenti di questa esperienza educativa che ha fruttato risultati più che soddisfacenti”.

Dunque le nostre congratulazioni a tutti i partecipanti ed il nostro sentito e doveroso ringraziamento alle famiglie che hanno scelto il Nostro Istituto per la formazione dei propri figli, avvalorando la Nostra missione educativa. Il percorso Trinity si è chiuso con il Good Bye Party e la consegna del Certificate e dell’Attestato di partecipazione in un clima festoso, con il sentito augurio di crescenti successi a tutti gli allievi da parte della teacher Jennifer e della Nostra Comunità. Ad Maiora!

La direttrice Suor M. Nives Capobianco

Pubblicato in Curiosita'

Tenendo sempre a cuore gli insegnamenti di Papa Francesco, saremo uomini e donne di vita se, in mezzo alle vicende che travagliano il mondo, sapremo porre gesti di solidarietà e di accoglienza, alimentando il desiderio universale della pace, della fratellanza per poter aspirare ad un mondo libero dal degrado spirituale; i piccoli gesti umani e comuni per dare conforto a chi è meno fortunato rappresentano le feconde occasioni formative di ogni fanciullo, sia come uomo sia come cristiano credente le cui azioni, animate sempre dalla Fede, acquistano un’efficacia maggiore alle proprie possibilità, consentono uno sguardo più ampio verso il disagio del prossimo, un’apertura mentale ed emotiva che supera i confini del proprio piccolo mondo; con la nostra iniziativa “Un dolce Pensiero per Amatrice” che ha coinvolto genitori ed educatori ma in primis gli alunni dell’Istituto Suore Compassioniste Serve di Maria di Angri, si è inteso offrire un piccolo gesto di affetto ai bambini di Amatrice per contribuire alla ricostruzione della loro scuola, poiché “la scuola è il tempio del sapere che solo Amore e Luce ha per confine” è la scuola dunque il luogo di formazione ed di educazione ai valori fondanti della nostra Missione, è il luogo di incontro e di apertura all’altro, come impegno quotidiano di attenzione al prossimo, chiunque esso sia.

Dunque ai nostri bambini va il nostro plauso per l’impegno e l’entusiasmo profuso per il felice esito dell’evento; l’apprezzamento ed i ringraziamenti del Sindaco di Amatrice ci spingono sempre più a coltivare la vicinanza e l’amicizia tra paesi distanti, affinché si possa superare il pessimismo e la rassegnazione attraverso la fratellanza.

Accogliamo il messaggio della comunità di Amatrice come augurio per una rapida ripresa “grazie al sostegno che arriva da manifestazioni di solidarietà e generosità come la vostra riusciamo a trovare la forza per affrontare questa difficile situazione e guardare con speranza al futuro, Da parte mia e da parte di tutta la comunità un grande ringraziamento a voi tutte, ai bambini e alle loro famiglie. L’appuntamento è ad Amatrice restituita alla sua popolazione e a coloro che la amano con la speranza di poter concretizzare l’invito ad Amatrice, sempre presente nelle nostre preghiere.

Suor Nives Capobianco

Pubblicato in Curiosita'

Partecipa anche tu!

Partecipa alla Community, racconta la vita della tua città!

Aiutaci a Migliorare

Inviaci un consiglio per migliorare

Entra anche tu nella Tribu'

Diventa anche tu una delle scimmiette-entra nella tribù

Disclaimer

Questo blog non costituisce una testata giornalistica. Non ha carattere periodico ed è aggiornato secondo la disponibilità e la reperibilità dei materiali. Pertanto non può essere considerato in alcun modo un prodotto editoriale ai sensi della Legge. n. 62 del 2001.
Testi, immagini  e contenuti presenti su questo blog possono essere utilizzati dagli utenti, senza scopo di lucro, in siti o in altri spazi web, chiediamo solo di menzionare letrescimmiette.info quale fonte.
Il proprietario di letrescimmiette.info non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post e per quanto pubblicato negli articoli e nei contenuti inviati dai lettori stessi.
Ciascun commento,articolo o post inserito vincola l'autore dello stesso ad ogni eventuale tipologia di responsabilità... LEGGI TUTTO...

Le Tre Scimmiette Blog © Angri vista dagli Angresi | Vivi e Racconta la tua Città | All rights reserved. Developed by Ing. G. Barbella